BdbUniverse
BdbUniverse
BdbUniverse
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

BdbUniverse

Entertainment purposesAn Unofficial BDB Group Rpg with no affiliation to J R WardDisclaimer: 18+ only
 
IndicePortaleUltime immaginiRegistratiAccedi

 

 Pine Grove: il funerale di Chrissy

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Xhex Bdbuniverse

Xhex Bdbuniverse


Messaggi : 44
Data d'iscrizione : 08.12.12
Località : Caldwell NJ

Pine Grove: il funerale di Chrissy Empty
MessaggioTitolo: Pine Grove: il funerale di Chrissy   Pine Grove: il funerale di Chrissy Icon_minitimeGio 17 Gen 2013 - 13:35

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

*Si infila gli occhiali da sole e s'incammina per andare al funerale di Chrissy Andrews.
La neve era caduta in quelle poche ore e il paesaggio si era imbiancato, rendendo la città più bella. Cerca di guardarsi intorno e di non pensare a John, steso sul letto del suo appartamento, a come si era scostata da lui ed al modo in cui se ne era andata. L'aveva fatto, aveva dovuto farlo. Guarda un uomo d'affari ripiegare con cura il Wall Street Journal e infilarsi i guanti di pelle, un'anziana signora attraversare la strada con il suo fido amico, un taxi giallo fermarsi davanti all'ingresso di un hotel... focalizza l'attenzione visiva su tutto quello che la circonda pur di distogliere l'attenzione da John Matthew.
Passato e finito, stop.
Arrivata alla sua destinazione si guarda intorno. Non c'era da meravigliarsi che quel cavolo di camposanto si chiamasse Pine Grove: Boschetto dei Pini. C'erano rami frondosi dappertutto, un nascondiglio perfetto per chi non voleva farsi vedere. Porca puttana! l'aveva trovato sulle Pagine Gialle. I primi due che aveva chiamato erano al completo, il terzo aveva posto solo nel muro dell'Eternità, o almeno così l'aveva chiamato il tale che aveva risposto al telefono, ma era solo per i corpi cremati; alla fine aveva trovato questo Pine Grove e aveva acquistato il pezzo di terreno sul quale stavano in piedi sedici persone: quindici la conoscevano e una no.
La bara di Chrissy era rosa rosa era costata grosso modo cinquemila dollari. Il terreno altri tremila. Il prete, padre o come cavolo lo chiamano gli umani, aveva suggerito ad una donazione di un centinaio di dollari. Nessun problema. Chrissy se lo meritava. Si guarda intorno cercando se ci fosse la diciassettesima persona, nascosta da lapidi più grandi o dalla miriade di dannatissimi pini. Alza il colletto della giacca per ripararsi dal vento gelido che soffiava da nord mentre continua, imperterrita, a scrutare quei dannati alberi della malora, nella speranza di individuare lo stronzo che aveva assassinato la ragazza: Grady. Quel figlio di puttana doveva farsi vedere per forza. E' psicologia. Tutti i bastardi violenti che uccidono l'oggetto della loro ossessione restano, in qualche modo, legati alla loro vittima; forse non sapeva che la polizia lo stava cercando, o se lo avesse saputo, era difficile che riuscisse a resistere all'impulso di vedere la sua vittima mentre veniva seppellita. Un ultimo sguardo, non è così che dicono?
Torna a concentrarsi sul rito. Il prete indossa una lunga tonaca nera con il classico collarino bianco, impugna una bibbia e legge con voce bassa e colma di reverenza. Tra le pagine bordate d'oro, alcuni nastri di raso segnano delle sezioni; le estremità pendevano dal libro, svolazzando rosse, gialle e bianche nell'aria gelida. Si chiede quali siano i suoi passi preferiti. Matrimoni, Battesimi o Funerali? Pregava per i peccatori? Se non ricorda male quella era una delle caratteristiche del cristianesimo... se avesse saputo che Chrissy era una prostituta si sarebbe comportato nello stesso modo? Avrebbe finto rispetto o anche lei era figlia di Dio?
Chrissy non sarebbe rimasta lì a lungo finita la cerimonia. Come la maggior parte dei rituali, quello era solamente una facciata; la terra era gelida, ghiacciata, e il corpo avrebbe dovuto aspettare in una cella frigorifera all'obitario fino a primavera. Ma almeno aveva la sua lapide, rosa, naturalmente, in granito, nel punto in cui sarebbe stata inumata. Inoltre aveva optato per una semplice incisione: data di nascita, quella di morte e il suo nome, il tutto circondato da un bel ghirigoro.
Non aveva mai assistito ad altre cerimonie funibri umane; Era la prima volta. Ed era tutto così distante, diverso e completamente lontano anni luce dai suoi pensieri. Solo a pensare di essere sepolta sotto terra le veniva voglia di aprirsi la giacca, infilarsi un dito nel collo della maglia e di tirare. No, non faceva per lei. Per quanto riguarda il discorso morte era sympath al cento per cento. Una bella pira e fuori dalle palle per sempre. In quel momento sente pronunciare le parole "cenere alla cenere, polvere alla polvere". Sospira e guarda l'officinante prendere un pugno di terra e lascia cadere lentamente i granelli, catturati subito dal vento pungente.
Nella tradizione dei sympath i morti vengono issati su piattaforme di legno, sotto le quali si accende un fuoco. Esattamente come la pira funeraria per gli umani, solita nella cultura indù e sikh, ed anche vichinga ma questi ultimi bruciavano una nave galleggiante.
Per la razza sympath il fumo che si leva dalla pira era come la terra per gli umani, si alza in cielo e si disperde, lasciandolo in balia degli elementi. Cosa rimaneva? Cenere.
Ovviamente tutta questa storia, culturalmente poetica, era come sempre una facciata; la verità era molto più semplice: i sympath venivano cremati perché nessuno credeva che quando morivano fossero proprio morti. A volte lo erano. A volte facevano finta.
Per esserne sicuri si bruciavano. Triste? forse. Meglio così, a lei questa cosa andava benissimo.
Tuttavia entrambe le tradizioni sottointendevano la stessa elegante menzogna. Buffo no? Alla fine si viene comunque spazzati via, liberati dalla carne e andati. Fine della storia. Il prete chiuse la Bibbia e fu imitato dalle sedici persone, si guarda intorno e prega che quel figlio di puttana sia lì nei dintorni; ma si deve ricredere quasi subito: non lo vede e non lo perpepisce. Merda!
C'erano molte lapidi piantate sulle colline ed erano esteticamente tutte diverse: alte, basse, sottili, massicce, bianche, nere, rosse, grigie e anche dorate; ma tutte erano perfettamente ordinate e distanziate tra loro nello stesso identico modo. Le ricordavano quegli agglomerati urbani di nuova generazione, con vialetti alberati e perfettamente asfaltati ed ordinati.
Una lapide in particolare continuava ad attirare il suo sguardo: una statua di donna con una lunga veste e gli occhi rivolti verso il cielo. Il volto era sereno e la posa trasmetteva calma e quiete. Scolpita nel granito pallido, colore delle nuvole sotto il quale si trovavano tutti i presenti, e per un attimo fatica a distinguere la statua dal cielo. Chiude un attimo gli occhi dietro le lenti scure, strizzandoli, e li riapre, trovandosi così a guardare Trez. Il moro scuote impercettibilmente la testa, lo stesso fa iAm non molto distante. Nemmeno loro avevano visto quello stronzo di Bobby Grady.
Il detective de la Cruz la stava fissando. Come faceva a saperlo? Avvertiva il cambio delle emozioni dello sbirro e capiva che rispetta la sua sete di vendetta, ma di certo la sua comprensione si fermava a quello. Quando il sacerdote fa u passo indietro e gli astanti iniziano a parlare tra loro, capisce che la funzione è finita. Marie-Terese è la prima a stringere la mano al prete; vestita a lutto è veramente meravigliosa e la griglia emotiva dell'umano, mentre si inchina , lasciava trasparire un amore casto ed assoluto.
Ora capiva cosa la colpiva della statua che continuava ripetutamente a guardare, era esattamentte come marie-terese. Strana.
Il detective le si avvicina e inizia a parlare della funzione appena terminata, mentre gli risponde saluta Trez ed iAm con un cenno della mano. I ragazzi avrebbero portato a fuori a pranzo tutti quanti prima di tornare al lavoro, un altro modo per rendere omaggio alla povera Chrissy. Parlando con il detective si rende conto che se fosse rimasta o fosse andata via a piedi il detective avrebbe sospettato ulteriormente di lei, e questo era meglio evitarlo. Gli chiede un passaggio al club e, mentre si allontana con lui in auto, osserva di nuovo le lapidi del cimitero. Pensa a tutti i corpi da cui si sta allontanando.
Compreso quello di John Matthew.
Ce l'aveva messa tutta per evitare di pensare a qualche ora prima, per evitare di pensare al loro incontro e al modo in cui aveva abbandonato il suo immenso e meraviglioso corpo, scomposto e ancora caldo sul letto. Impressi nella mente ha ancora i suoi occhi, mentrebla guardavano andar via, pieni di angoscia e tormento impossibili da ignorare.
Ed ecco perchè se n'era andata, o meglio... era scappata. Non poteva permettersi di rimanere ancora da sola con lui.
Già una volta aveva preso quella via ed il risultato era stato incredibilmente tragico.
Ritorna alla realtà scacciando le immagini che si erano formate nel suo cervello e presta attenzione allo sbirro che che cercava di essere gentile e intanto di estorcerle una qualche verità con i suoi modi affabili e allo stesso tempo quasi investigativi.



Torna in alto Andare in basso
 
Pine Grove: il funerale di Chrissy
Torna in alto 
Pagina 1 di 1

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
BdbUniverse :: Caldwell BdbUniverse-
Vai verso: