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 Il fine era morale anche se i mezzi non lo erano.

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Ehlena BdbUniverse

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MessaggioTitolo: Il fine era morale anche se i mezzi non lo erano.   Il fine era morale anche se i mezzi non lo erano. Icon_minitimeSab 2 Feb 2013 - 12:42

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* Ci aveva messo un pò a far ritorno alla clinica, dopo la telefonata di Rehv era rimasta con l'ambulanza accesa in quello sperduto e deserto parcheggio a pensare e rimuginare, si chiedeva se avesse fatto bene ad accettare il suo invito per la sera successiva, a domandarsi se il rivederlo el avrebbe fatto più male che bene!! Sospirando si avvia lungo le strade deserte della città, a quell'ora gli umani erano sotto i loro tetti a riposare e quei pochi che si notavano in giro erano quelli che tornavano da una notte di baldoria o qualche delinquente in cerca di guai!
Dopo aver parcheggiato il mezzo in garage, attraversa il piazzale del parcheggio velocemente ed entra in clinica! Doveva recuperare le sue cose dall'armadietto, ma quello non era il motivo principale a portarla li, quelle poteva anche prenderle la sera successiva, voleva parlare con Havers dato che sapeva che a quell'ora notturna era impegnato a compilare le cartelle cliniche e infatti lo trova chino sulla scrivania del suo ufficio!
Prima di entrare si da un certo contegno, sapeva che ciò che indossava non era di gran fattura, ma il cappotto sembrava fatto su misura e quindi le dava un aspetto decente. Dopo aver bussato e aver ricevuto l'invito ad entrare da una voce pacata e gentile, apre la porta entrando nel suo ufficio, che a differenza di quello andato distrutto durante l'attentato dove l'arredamento era ricco di pezzi di antiquariato e volumi in pelle rilegati, questo appariva come uno dei tanti altri, pareti bianche, pavimenti in linoleum, scrivania in acciaio inox e poltroncina nera girevole!!
Gli fa un leggero saluto con la testa e rimane un'istante ad ascoltarlo quando il dottore le fa presente che avrebbe voluto essere informato della sua conoscenza con il defunto, in quanto avere a che fare con i morti non è mai facile, soprattutto se questi si conoscevano!!
Lei spiega ciò che aveva voluto fare, cioè rendergli e poi va diretta alla questione che l'aveva spinta li, chiedendogli direttamente dell' altro paziente e se avesse visto il suo braccio!!
Sentirsi rispondere che Rehvenge non aveva nominato l'infezione al braccio non la stupisce più di tanto, anzi si sarebbe stupita dell'incontrario, Havers gentilmente gli dice che solo in caso di visita lui poteva prescrivere qualcosa che potesse fermare o lenire il dolore!!
Stà per ribattere, ma viene interrotta da un'altra infermiera che in quell'istante viene ad avvertire che il suo paziente era pronto per la visita e che stava attendendo!! Alzandosi dalla sua postazione, lui la saluta dicendole di andare di tornare a casa per riposarsi in modo da poter ritornare un minimo più tranquilla!!
Lo sguardo era puntato sulla sua schiena che stava uscendo dalla stanza, mentre la sua mente era diretta verso il pensiero che Rehv non sarebbe tornato a farsi rivisitare, su quello ci avrebbe scommesso quel poco che aveva, ed era veramente miseri i suoi averi, dato che : uno le era sembrato troppo malato per farlo e due, si era già dimostrato uno sciocco testardo in quanto aveva nascosto al dottore la sua infezione e la sua gravità!!
Scuote la testa uscendo dall'ufficio dandosi della stupida, si lo era anche lei considerando quello che le stava frullando per la mente in quell'istante!!
Mentre cammina per la corsia pensa che per lei l'etica non è mai stata un problema: fare la cosa giusta non richiedeva molte riflessioni, compromessi sui principi o calcoli costi-benefici. Per esempio sarebbe stato un enorme errore frugare tra le scorte di penicillina della clinica e sottrarne, bè, almeno ottomilacinquecento milligrammi in compresse!! Soprattutto se queste pillole andavano ad un paziente che non era stato visitato per un disturbo che andava sottoposto a terapia antibiotica!
Sarebbe stato sbagliato. Senz'ombra di dubbio!
Quello che doveva fare era richiamarlo e cercare di convincerlo a ritornare in clinica a farsi visitare una buona volta, e se lui non voleva muovere il culo? Bè allora pazienza!
Così non ci sarebbero state complicazioni, però con quei pensieri che le girano per la testa, i suoi piedi si muovono verso la farmacia!
Sospirando appena decide di far parlare il destino e guarda caso era il momento della pausa-sigaretta del responsabile, aveva poco tempo però per agire, il cartello segnava che alle tre e quarantacinque sarebbe ritornato e mancavano solo 13 minuti in cui doveva sbrigarsi a fare quello che l'istinto l'aveva spinta a fare!!
Velocemente sgancia il cartello e si dirige direttamente verso gli armadietti che contenevano la penicillina e si versa il quantitativo giusto in una delle tasche del camicie, se Rehvenge non sarebbe tornato alla clinica, gli avrebbe portato lei quello che gli serviva per un minimo di cura!!
Chiudendo l'armadietto, si dice mentalmente che stava aiutando un paziente e questa era la cosa più importante, che cavolo, questo probabilmente gli avrebbe salvato la vita!! La sua coscienza prende nota che non si trattava di Cotin, valium o Morfina, per quanto ne sapeva nessuno aveva mai sniffato la penicillina!
Tornando negli spogliatoi a recuperare il pranzo che non aveva nemmeno toccato, il senso di colpa non era presente dentro il suo cuore, sentiva che stava facendo la cosa giusta, non poteva far finta di niente davanti alla gravità che aveva notato visitandolo, quel braccio andava curato al più presto, altrimenti le conseguenza sarebbero state disastrose e non poteva immaginare di vedere morire un altra persona che conosceva e che l'aveva colpita così nel profondo!
La vergogna non la colpisce nemmeno quando una volta a casa, mette le pillole dentro ad una busta di plastica per alimenti, quasi non si riconosce!
Quella era la strada che aveva scelto, Stefhan era morto quando lei era arrivata da lui. Rehvenge era vivo. Vivo e sofferente. E che fosse o meno la causa del suo male, lei poteva aiutarlo!
Il fine era morale anche se i mezzi non lo erano.
E a volte non si può fare di meglio!*
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