Rose e profumi (Wrath e Beth)

*Esce dallo studio e si massaggia le tempie.* Cristo.. *Gli stivali sul marmo del corridoio riecheggiano, facendogli pulsare il mal di testa. Emicranie a carrelli ogni fottuto giorno, alimentando il suo cattivo umore. Le tapparelle si stavano alzando in quel momento, con un rumore strano. I pericolosi raggi solari erano svaniti e guardando le ripetute finestre in corridoio, cerca di mettere a fuoco il giardino. Si avvicina ad una spalancandola. Odore di pioggia. Chiude gli occhi un momento per respirarne il profumo e un vortice di pensieri accompagna quei respiri profondi. La sua Beth. Il vento porta con se il suo profumo. Un sorriso lento gli affiora alle labbra. Riapre gli occhi, nonostante non vedesse un cazzo spuntato. Ma la sua Beth, La sua shellan, la sua femmina. Bella come la notte, lucente come Sirio. Apre e chiude i palmi e muove qualche passo verso la porta finestra che dava sul giardino. Come la suola degli stivali toccano l'acciottolato sa di per certo di essere fuori dalla Magione. La casa di Darius. Ora centro operativo della Confraternita. Volge lo sguardo sfocato verso una fonte di profumo preciso. Le rose, che Fritz ogni giorno curava. Lo sapeva come sapeva che indossa i pantaloni della tenuta da combattimento, di pelle e rigorosamente neri. Si china a coglierne una. Una piccola spina insidiosa gli punge il dito.* Pericolosa come la mia shellan è?* Si smaterializza in camera, dove sente l'acqua della doccia scrosciare. Addosso ha l'odore della notte e di pioggia. In mano la rosa, che però non distingue il colore. Dannati occhi!E sulla rosa..Una piccola lacrima del suo sangue. Aspetta che lei esca, immaginandola. Bellissima e tanto basta per fargli allungare i canini.*

"Ahh ci voleva una bella doccia calda!"sentiva l'acqua scorrerle addosso in piccoli rivoletti che l'avvolgevano tutta riequilibrando un po' i tanti pensieri che le affollavano la mente avendo a che fare con scartoffie e problematiche al Porto Sicuro che la facevano sentire, alla fine della giornata sotto pressione.
Passandosi la spugna colma di un bagnoschiuma al sandalo e patchouli ripensò alla prima volta che aveva incontrato il suo hellren, Wrath...se gliel'avesse raccontato qualcun'altro l'avrebbe spedito dritto al manicomio-sezione casi irrecuperabili, eppure era tutto vero; dai suoi capelli neri setosi che cavalcavano quei possenti muscoli a quei occhi seppur così fragili meravigliosamente verdi, era una fantastica creatura. *Sospira a occhi chiusi con beatamente* "Alla faccia che non mi sarei mai rincoglionita per un'uomo eh?"*un sorrisetto le disegna la faccia, aprendosi poi fino a diventare un raggio di felicità*le bastava così poco per dimenticare tutto, le bastava lui. La sua vita era proprio cambiata come una brusca frenata che lasciava il segno sulla strada, una collisione con un'altra dimensione che l'aveva fatta dubitare di tutto ciò che era in passato e nel presente. Addirittura era diventata una regina, chi l'avrebbe mai detto?
Dopo aver lavato anche i capelli che le ricoprivano le spalle formando delicate onde, uscìì dalla doccia rinvigorita e captò subito una presenza nella stanza; prendendo il suo avvolgente accappatoio rosso cremisi si sentì subito come attirata da una calamita in camera da letto, così si frizionò delicatamente i capelli con un'asciugamano e procedette con passo armonioso verso la porta.
Una sola parola aveva in mente in quel momento: "Mio".

*Sente l'acqua smettere di scrosciare. Beth stava per uscire.. E poi eccola lì. Bella come il primo giorno in cui l'aveva vista.* La mia Beth *Sussurra a fior di labbra. I capelli gli ricadevano sulle spalle, e ogni gocciolina di acqua li faceva rilucere come diamanti su un filo nero. Quel maledetto asciugamano gli copre la maggior parte di pelle. Con gli occhi la guarda e con il cuore la ama. Il portamento, seppur nuda è regale. Spalle in fuori e un luccichio negli occhi come cornice. La sta mangiando con gli occhi, e Cristo! Con la sua femmina mezza nuda come potrebbe non farlo? Un suono strozzato, tra il ringhio e il gemito rompono quell'incantesimo. Si toglie il giubbotto di pelle, lasciandolo sul letto. Non stacca un attimo gli occhi dai suoi e nemmeno la rosa. Al buio vedeva meglio che con qualche luce a infastidirlo. Le si avvicina con fare da predatore qual'è. Solleva la rosa a sfiorarle le labbra. Poi si china a prenderne il posto, dolce ma con una urgenza resa palese dal rigonfiamento nei pantaloni. Le stuzzica le labbra passandoci la lingua e solleva l'altra mano a carezzarle le guance. Si immerge in quel contatto tanto accennato, ma così erotico da fargli allungare di più i canini.*Leelan.. Mi sei mancata.

Il profumo speziato e penetrante inondava la camera e la avvolgeva completamente, mentre il suo uomo la contemplava come una dea greco-romana; in un'attimo scatta con passo felino ed'è lì proprio davanti a lei ad accarezzarle le labbra niente di meno che con una rosa porpora e profumatissima, che lentamente scivola avanti e indietro su quelle labbra piene e delicate.
Ora li vedeva benissimo i suoi occhi verdi con screziature dorate, affogarla e facendola perdere subito in un'altro contatto: quello con la sua lingua che dolcemente la stuzzicava, non più con quei petali così morbidi e odorosi; si lasciò invadere da mille sensazioni e spinse delicatamente il viso per accogliere meglio quella carezza che era come un vento caldo sulle sue guance. Intanto la sua mano andava a cavalcare tutte quelle onde setose color ebano che incorniciavano il volto del suo hellren.
Tempo addietro aveva accennato al fatto che i suoi capelli sarebbero stati ancor più regali se li avesse fatti crescere ed eccolo qui in tutta la sua maestosità; esalò un sospiro "Anche tu mi sei mancato nallum, tanto" sussurra con voce roca "quello che conta è che ora sei qui con me".
Con la mano accarezza i petali di quella magnifica rosa accorgendosi di una goccia di sangue rilucente alla luce tremolante delle candele accese, così lentamente si portò il dito intinso di quella lacrima alla sua bocca per poi assaporare quel gusto che la inebriava tutta;lo guardava mentre compiva quel gesto per assicurarsi che non si perdesse neanche una mossa, per poi mordicchiare piano quelle labbra invitanti, mentre un fremito la attraversava tutta"Dio, è come andare a sbattere contro un muro e restare storditi dalla botta"; quel leggero tocco di zanne e carne sfociò in un bacio appassionato che unì le loro lingue facendole perdere la nozione del tempo e dello spazio. Voleva di più, voleva essere percorsa da quel sangue bollente e lo voleva adesso.

*Con un ringhio inizia a stuzzicare la lingua della shellan. Le sue esigenze rese palesi da come lo sta facendo ardere. Le passa un braccio intorno alle spalle e le cinge la nuca col palmo. La tiene ferma nel duello che stavano ingaggiando. La vista non serve quando, come in quel momento avvertiva i suoi capelli tra le dita, la pelle a contatto con l'avambraccio. Per non parlare dei punti impossibili in cui stavano in contatto. Il corpo della shellan si incastra alla perfezione col suo. *Cristo leelan.. *La solleva da terra e continua a baciarla, mettendoci tutto se stesso e il suo amore solo per lei. Sente le sue gambe allacciarsi dietro e inizia a strusciarsi sul suo punto infuocato. Pelle o non pelle, dei calzoni, sente la sua eccitazione permearlo. Indietreggia fino al letto e si siede. Il letto cigola sotto il peso e il materasso si infossa. Con la vista del tatto la libera dall'abbraccio dell'asciugamano e il suo gemito di sorpresa lo fa staccare dalle labbra per sorriderle.* Merda leelan.. E' forse qualche ricorrenza? *Inspira a denti stretti. *Vuoi farmi impazzire? *Le lecca la vena sul collo, aderendo in mezzo alle sue gambe. Le tiene i fianchi per aumentare il contatto. *

Il suo autocontrollo smise di funzionare quando Wrath se la portò in braccio sul letto mentre continuava a baciarla e a leccarle la giugulare; pregustando cosa sarebbe successo di lì a poco insieme al contatto ravvicinatissimo iniziò a gemere "Ti voglio fare impazzire sì, d'amore per me"mentre inarcava un po' la schiena mentre il desiderio la infuocava tutta..."Sei tutto per me, sul serio" e spinse la carne proprio sotto la sua bocca a mò d'invito mentre percorreva con una mano il suo ampio torace e con l'altra gli sfiorava quei capelli setosi che sembravano volerla avvolgere tutta. Lui non perse tempo e non resistette a quell'invito facendo scattare le zanne lucenti nella carne, mandandole una scarica di adrenalina pura che le fece chiudere gli occhi e sospirare; quanto le piaceva sapere che il suo sangue avrebbe pompato nel cuore del suo amore eterno.

*Perfora la carne morbida e cedevole e poi poco sotto la pelle, la vena. Quel nettare di vita gli ottenebra i sensi e pian piano gli riempie la bocca. Ne ingoia una sorsata, sentendo subito il corpo rispondere al sangue della shellan. Mugola e stringe ancora di più a se Beth come se lei fosse il suo scoglio. Le divarica le gambe salendo sopra di lei, e puntellando le ginocchia per poter avere maggior spazio tra le sue gambe. *Cristo..Oh cazzo..Leelan! *Ne beve ancora un po' e seppur non sazio le chiude i forellini. Le sue immense spalle la coprono completamente e un ciuffo gli si piazza davanti agli occhi. Si china a baciarle le labbra e condividere con lei il suo sapore che il ciuffo rompi palle si intromette. Con un ringhio e un'imprecazione parecchio colorita lo sposta e si avventa finalmente sulle sue labbra. *Sembra che non ti tocco leelan da un secolo, cazzo.. *Gli occhi non rendono giustizia a ciò che invece sente con il tatto e con il naso, e ogni singolo mugolio di Beth sotto di se, quindi li chiude e un sibilo a denti stretti trova la strada verso l'uscita, come farebbe una valanga, finendo con un ringhio di puro apprezzamento. Le prende i polsi e li porta sopra la sua testa, sopra i cuscini. Probabilmente sono i cuscini, o quella cosa morbida che però ha tanto da invidiare alla pelle inebriante della shellan. Glieli imprigiona con una mano e con l'altra invece traccia una scia che parte dal morso appena chiuso fino all'ombelico. *

Presto si ritrova ribaltata sul letto, con i polsi tenuti sopra la sua testa dalla mano poderosa del suo hellren che la percorre con l'altra mano facendola mugolare di piacere; le sembrava di stare su un'altra galassia fluttuando chissà dove assaporando ogni minuto di quei bellissimi momenti che seppur lunghi sembravano un battito di ciglia.
Quelle mani possenti le ispiravano così tanti usi che la fecero desiderare ancor di più di essere spalmata lì sul letto con sopra il suo armadio preferito, così forte eppure insieme delicato; era difficile crederlo visto il suo ruolo di re della stirpe, a contatto con nuove imbeccate di lotte tra lesser e la presunzione di attacchi dalla glymera che non lo trovava affatto degno di occupare quel trono.
D'altronde si sa che quei fottuti fantocci in mano all'aristocrazia reggia di Versailles style badavano più all'apparire che all'essere.
"Sai davvero come farmi desiderare ogni tocco con quella mano ehh" gli disse un po' ridacchiando e un po' gemendo, era da tempo che non erano così a contatto intimamente intricati l'uno nell'altra e quella mano non faceva che percorrere tutto quello che si poteva ammirare e bramare.
La mano si fermò indugiando un'attimo sull'ombelico mentre un'altra invasione esplose nella sua bocca passionalmente prima che lei si scostò giusto il tempo di ammirare il suo viso acceso di passione ma soprattutto d'amore; Avvicinando le labbra a un'orecchio gli sussurrò cosa avrebbe voluto che l'esploratore selvaggio facesse in quell'istante, al che su di lui si allargò un sorrisino sornione di chi la sapeva lunga su come soddisfare la sua donna.
Così la mano scese più giù fino a stuzzicare quella pelle delicata che ardeva e aspettava il diluvio per infrangersi contro di lui.

*Le divora le labbra in un bacio possessivo e anche la mano che scende sul corpo della shellan è più pressante. Il suo odore di rose notturne si fa sempre più intenso. Sente il suo battito accelerare e i suoi ansiti gli fanno bollire il sangue. *Ah Cristo leelan..Si così ti voglio. *Le scende a baciare il collo e il seno, prendendolo in bocca e succhiandolo avidamente. Poi un dolore lancinante agli occhi. Si stacca da Beth e si si passa la mano sugli occhi. Digrigna i denti così forte che potrebbero spaccarsi. Si solleva da lei stringendo le palpebre e i pugni. Sente Beth sollevarsi e mettere le sue mani fresche sul dorso delle sue, chiedendogli che gli sta capitando. *La..Testa..*Il suo stesso suono della voce gli provoca un'impennata del dolore. Tra le orecchie che fischiano e il respiro a singulti, sente la shellan pronunciare il nome della dottoressa Jane. La shellan di V. Con la testa tra le mani cerca di fare no con la testa ma è come se anche il collo sia diventato di cemento. Cazzo! Maledetto mal di testa! *No..Jane. No.

Era proprio just like heaven come la canzone dei The Cure quando ad un certo punto sentì il suo nallum fermarsi a metà stridendo così forte i denti che ebbe paura e subito dopo vederlo in una battaglia interiore a colpi di bang bang probabilmente, manco fosse il 4 di luglio.
Posandogli delicatamente le mani sulle sue mise un'attimo a freno il panico..."Che ti succede?" al che la risposta volò rantolata fuori dalle sue labbra mentre continuava a cercare di non restare intontito dal dolore; "Devo subito chiamare la dottoressa Jane", era l'unica cosa che poteva fare in quel momento, d'altronde Jane si occupava di tutti i feriti della confraternita figuriamoci se non avrebbe accettato di vedere il re per visitarlo. Come classico figuriamoci se lui accettava di farsi vedere debole da qualcuno tranne lei, anzi era anche speciale farsi vedere così dalla sua shellan adorata...maledetto senso del io sto bene anche se mi stanno trapanando il cervello! Ne aveva abbastanza, non poteva soffrire per queste stronzate da uomo virile.
"Io invece la chiamo subito, per favore fatti almeno visitare per calmare la mia ansia, vuoi?" al che senza aspettare la minima risposta, dopo un bacio sulla fronte del suo adorato si alzò dal letto e uscì velocemente diretta verso Jane.

No..Io..Cazzo!*Si tiene la testa tra le mani e respira affannosamente. Non riesce a muoversi, la testa pulsa come un gong! Beth..Beth!!!Vorrebbe urlare il nome della shellan per fermarla, di non andare da Jane. Abbassa la testa sul cuscino e si concentra sul profumo di Beth, un paio di respiri profondi.. Niente porca vacca! Stramaledetta testa! In genere il suo odore ha il potere di calmare il pulsare sordo della testa, ma questo dolore non accenna a diminuire. Cerca di rilassarsi e pensare al buio. Il buio completo. Il buio che inghiotte tutto. Passano circa dieci minuti, ma che a stare fermo immobile, a occhi chiusi e calcolando il respiro, sembrano passate ore. Il dolore finalmente scema e riesce addirittura a allentare la morsa della mascella. Dovresti muoverti piano si dice..Si col cazzo! Si catapulta a trovare Beth nei corridoi della Magione. *Beth! *La chiama dal corridoio, e la voce riecheggia sulle pareti di marmo. Il suo leggero passo affrettato..Ah! Stava scendendo lo scalone. *Beth! *La chiama di nuovo macinando metri come se fossero centimetri. Ringhia frustrato quando lei non si ferma, e allora salta la ringhiera e atterra di fronte a lei. *Beth Cristo! Sto bene!Vedi? *Allarga le braccia *

*Corre velocemente giù dallo scalone non perdendo neanche un minuto mentre sente che lui la chiama dal corridoio ma non gli da peso finchè non si vede sbarrare la strada dal suo poderoso corpo, cosa che la fa fermare di botto con un'espressione alquanto tagliente, al che si mette a braccia conserte battendo ritmicamente il piede destro sul pavimento tirato a lucido dal buon Fritz.* Ohh ma certo...andiamoo! Vuoi davvero passare il resto dei tuoi giorni cristonando e digrignando i denti come un mastino pur di non ammettere di avere un problema? E' con me che stai parlando Wratth ricordatelo, non con un tuo qualsiasi fratello che puoi mandare a quel paese. *Sbuffa sempre più snervata da cotanta testardaggine* Non me ne frega niente che cerca di fare il macho della situazione cazzo!*Alza il mento a mò di sfida aspettandosi quale bella cazzata del giorno avrebbe offerto suo marito su un piatto d'argento sperando che lei se la bevesse...in ogni caso la risposta a tutto era NO.*

*Avverte subito sulla pelle la furia della shellan. Alza le mani. *Leelan..sto bene per Dio. Lo so che non sei..Ah cazzo. Se potessi scegliere di non avere mal di testa, questo fottuto mal di testa leelan secondo te non sceglierei? *Le mette le mani sulle spalle per attirarla a se, ma lei non glielo lascia fare. Odia fare scenate ma la rabbia di Beth alimenta la sua. *Beth, leelan..Sto bene. Davvero. Sai che a te non posso mentire. Guardami per la Dea. *Le alza il viso con due dita sotto al mento. *Che cosa vuoi leelan? Che mi faccia visitare dalla dottoressa Jane e sentirmi dire che cosa? Che la mia fottuta vista fa schifo? Che novità sarebbe? Avanti.. *Vede la shellan talmente sfocata che è come un ombra nella sua visuale. Va per stropicciarsi gli occhi sotto agli occhiali avvolgenti, che si accorge che non ha indosso gli occhiali. Ah perfetto! *

*Ovviamente cerca di attirarla a sè cercando di farsi le sue ragioni, facendo salire ancor di più la sua rabbia, cosicchè non si muove da lì* Tutti quanti vorremmo poter fare delle scelte su tutto quello che ci circonda, ma qui stiamo parlando di salute! Non di cosa mangiare al primo pasto o di cosa cavolo bere al mobile bar!*mentre lo guardava iniziava a farsi strada una punta di delusione perchè ogni volta voleva cercare di far andare tutto secondo la sua volontà, fregandosene del fatto che anche lei centrava qualcosa e che non era una questione lavorativa. Ogni fottuta volta erano sempre punto a capo con sprazzi di felicità e di giornate indimenticabili, il fatto che lui non riuscisse ad accettare certe ovvie verità la mandava su di giri e la faceva soffrire insieme* Diamine sì! Vorrei avere un riscontro medico anche se fosse negativo, perchè voglio stare con te...ma come faccio ad aiutarti se tu fai sempre il testone?*si scompiglia i morbidi capelli lucenti con fare nervoso mentre esala un sospiro di dannato nervosismo da tenere a bada, perchè lo sapeva, lui avrebbe potuto incazzarsi moolto peggio di così e allora sì che sarebbe accorsa mezza casa solo per assicurarsi che tutti stessero bene.*

*Si allontana da lei e ringhia frustrato. *Ah e di quello che invece io voglio non fare non conta un fottuto cazzo? La mia salute è sempre stata sulla bocca di tutti e invece eccomi qui! Non ti paragono ai miei fratelli Beth e se pensi che la doc Jane possa fare qualcosa, comunque è della mia scelta che ha bisogno! Non sono un invalido per Dio! *Più urlava e più il mal di testa si affacciava dietro ai maledetti occhi. *Vuoi un cazzo di riscontro medico? Solo questo? Quando io mi intestardisco sono come te leelan! Non mi piace non poterti vedere, non mi piace proprio per un cazzo, che credi? Ma io non sono cieco! Chiama la doc per questa cazzo di visita ma non ora. Ora devo andare allo studio per una riunione Beth. Ne riparliamo dopo.*Detto questo le si avvicina per baciarla. *Ah!Adesso non posso nemmeno baciare la mia shellan? Perfetto! *Alza e riabbassa le mani dandosi una pacca sulle cosce. Si volta e se ne va incazzato nero, con se stesso, e soprattutto con la sua fottutissima vista di merda.*

*Ed eccole lì le cascate di parole accuminate condite da un bel ringhio che la investono in pieno viso;* perfetto, proprio quello che desideravo da questa serata, porco mondo!*Mentre lui urla si stringe le braccia al busto guardando da un'altra parte; era troppo adesso guardarlo in faccia così animato dalla rabbia di sentirsi "obbligato" a fare qualcosa che lui non condivideva. Eh certo, ovviamente ecco il no condito da in questo momento come solito anteponeva il lavoro alla sua salute perchè vero come la banconota del monopoli lui non era cieco. Si allontana quando cerca di baciarla* Col cazzo Wrath, davvero riesci sempre a fare di testa tua e a rendermi l'umore uno schifo.*Quando lo vede andare via è la fine, si morsica il labbro inferiore per non rispondere e scorrendosi le mani sulle braccia si avvia verso il mobile bar piluccando i pop corn che sicuramente Rhage aveva lasciato nei paraggi.* Vedrai se non chiamo Jane, è una promessa!*si siede allo sgabello e si versa un po' di quello che le capita a tiro, è così assorta nei pensieri che sinceramente non le importa granchè.*