Cattive notizie alla clinica....Il motivo del mancato appuntamento!!

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* Dopo aver ricevuto l'sms che l'avvertiva dell'arrivo a breve di Luise, si era smaterializzata immediatamente verso la clinica. Una volta arrivata all'interno della struttura ira un sospiro di sollievo sentendosi finalmente come tutti gli altri : arrivare in orario, sistemare le cose nell'armadietto e poter scambiare qualche parola prima di immergersi nel proprio dovere di infermiera!
Si stava versando del caffè dentro ad una tazza, quando la sua serenità viene lievemente scossa dall'arrivo di Catya e dalla sua curiosità per il suo appuntamento della sera prima. Cerca di nascondere la smorfia che le era nata spontaneamente, bevendo una lunga sorsata di caffè che quasi le ustionò la lingua, ma poi non può fare a meno di risponderle, dirle che colui che doveva incontrare per bere qualcosa non si era presentato e che dopo averlo aspettato per quasi un quarto d'ora era tornata a casa!
Le sorride gentilmente bloccandola quando la collega inizia a dirle che un suo cugino era libero, le spiega che non le interessava, aveva già il suo bel da fare a casa con il padre e preferiva non avere nessun altro appuntamento, non le interessava uscire con nessuno! A quel pensiero si acciglia, ricordando con quanta velocità Rehv si era detto d'accordo con lei su quel punto. Poteva pensare che questo ne facesse un gentil'uomo, ma le risultava difficile nascondere quella punta di fastidio e delusione che sentiva!
Con quel pensiero saluta Catya e si allontana verso l'accettazione facendo mente locale su cosa fare e da dove iniziare. Giunta alla postazione si siede dietro al computer e lo accende. La sala d'aspetto era ancora vuota immersa nel silenzio dato che il sole era appena tramontato, ma tra non molto i pazienti sarebbero arrivati e lei non vedeva l'ora di immergersi in quella distrazione!!
Facendo scorrere il programma giornaliero di Havers, non vede nulla di strano se non le solite visite di controllo, le medicazioni ed esami d routine....Il suono improvviso del campanello esterno la fermano e voltandosi nota nel monitor una figura incappucciata, le pareva starno perchè non c'era nessun appuntamento segnato, poi l' uomo si volta e il suo viso non le sembra sconosciuto, lo aveva visto tre sere prima, era il cugino di Stephan! * Ciao..sono Ehlena* risponde salutandolo, ma lui la blocca chiedendogli se lo avevano portato li!
Per un'istante non riesca a capire di cosa e di chi stesse parlando, poi glielo chiede e si sente rispondere il nome del cugino! * Non credo ma fammi controllare, tu intanto scendi...* Premette il pulsante per sbloccare la serratura e controlla l'elenco dei degenti facendo scorrere i nomi mentre apriva la serie di porte per Alix. Il nome di Stephan nno risultava. Quando il cugino fece il suo ingresso gira il volto e ciò che stava vedendo le fece gelare il sangue, i cerchi neri che gli cerchiavano gli occhi grigi non erano solo segni di una semplice mancanza di sonno, poi lui parla e la lascia senza parole...Stephan la sera prima non era tornato a casa!!*

* Non sapeva quanto tempo fosse passato da quando era li, immobile davanti alla camera mortuaria della clinica, l'unico suono che sentiva era il martellare furioso del suo cuore che le rimbombava nelle orecchie che andava ad unirsi al sommesso mormorio che usciva delle sue labbra quando ricominciava a pregare cercando contemporaneamente di tenere a bada il tremolio del corpo, stringendosi con le braccia il busto.
Malgrado indossasse ancora la divisa, non stava aspettando in veste di infermiera e il cartello che aveva davanti agli occhi " RISERVATO AL PERSONALE" , le vietava di entrare come avrebbe fatto con qualsiasi persona vestita normalmente. Il tempo passava troppo lentamente e lei continuava, come se avesse dimenticato come si leggeva, a fissare le due parole, a misurare la distanza tra loro! Alix era appena entrato dentro quella stanza affiancato da Havers e ancora non si sentiva nessun rumore.
" Ti prego.... Non Stephan. Ti prego fa che non sia lui il cadavere non identificato", continuava a pregare come in una lugubre litania. Il forte lamento che sente anche attraverso l'uscio chiuso le fa chiudere gli occhi talmente forte che un leggero giramento di testa le fa appoggiare una mano a muro!
Non le aveva dato buca, alla fine!
Il pensiero è veloce e angosciante!
Dopo dieci minuti, anche se erano sembrati molto di più, vede uscire Alix, pallido in volto e con due occhiaie rosse dovute all'asciugarsi delle molte lacrime versate, subito dietro di lui c'era Havers e pure il suo sguardo appariva straziato e angosciato per ciò che avevano visto, supponeva! Prendendo coraggio muove alcuni passi e con un sospiro desolato attira tra le braccia il vampiro, cercando di dargli quel pò di conforto che lei può dare. * mi dispiace tanto * sussurra con voce appena udibile. Poi si ferma al suono della sua flebile voce, a quella sua sommessa esclamazione su come dirlo ai genitori, era come se in quel momento avesse voluto un consiglio su come muoversi! Lentamente il corpo di Alix si raddrizza e lei può spostarsi appena in modo da dargli la possibilità di riprendersi, lui sussurra che il cugino non vedeva l'ora di uscire con lei e guardandolo non poteva che rispondere * Anche io * Le sembrava di vivere una scena surreale, anche se avvenimenti di quel genere capitavano, non troppo spesso fortunatamente, si rimaneva sempre un pò sul livello professionale, ma quando riguardava persone con cui si aveva anche un minimo di conoscenza, le cose apparivano ancora più tragiche!
Parlando prendono accordi per preparare il corpo per il rito funebre e lei si offre di aiutare Havers nel compito!*

* Dopo aver lasciato un atterrito e sconvolto Alix nel salottino in attesa del loro ritorno, segue Havers dentro alla stanza fino a fermarsi vicino al bordo del lettino dove giaceva steso il corpo immobile de giovane vampiro!! Prende un respiro e non riesce a trattenere un ansito, quando il lenzuolo viene abbassato lasciando vedere il suo volto massacrato, chiazzato e praticamente irriconoscibile! Inghiottisce per un paio di volte pensando che soltanto ventiquattr'ore prima era vivo e ansioso di poter uscire con lei, poi la sorte sfortunata nel decidere di prendere una strada piuttosto che quell'altra ti fa ritrovare dentro ad una stanza fredda disteso su un lettino di acciaio inox in attesta di essere preparato per il rito funebre!*
Con passo leggermente malfermo si allontana incamminandosi nel piccolo obitorio che nonostante contenesse solamente otto celle refrigeranti e due settori era molto equipaggiato. Le bende cerimoniali erano custodite entro l'armadio vicino la scrivania e quando apre per prelevarne una decina viene investita dalla loro fragranza con cui erano imbevute, una miscela di rosmarino,lavanda e sale marino. Nonostante il profumo fosse piacevole a lei metteva i brividi ogni volta che lo sentiva, quell'odore era la morte!!
Con l'occorrente tra le braccia torna ad avvicinarsi al corpo semi nudo di Stephan proprio nell'istante in cui Havers usciva dallo spogliatoio con addosso un camice nero legato da una fusciacca nera, attorno al collo aveva una lunga catena d'argento dove c'era un arnese tagliente di fattura molto antica e finemente decorato!! A capo chino ascolta Havers rivolgere alla Vergine Scriba le preghiere di rito e quando fu pronto a cominciare gli allunga il primo rotolo di bende profumate e assieme cominciano ad avvolgergli la mano destra com'era solito fare!! Co delicatezza e molta cura tenne sollevato l'arto in modo da permettere al dottore di stringerlo forte e fare un doppio giro, continuarono così fino a ricoprire l'intero corpo! L'odore delle erbe le era penetrato talmente tanto nelle narici che aveva l'impressione di non poter più respirare, le sembrava che le mancasse l'aria, ma forse più che il profumo erano i pensieri che le creavano quella sensazione. Si chiedeva se lui poteva essere il suo futuro, se il fato li aveva destinati ad una conoscenza carnale e se lui avrebbe potuto essere il suo Hellren e il padre dei suoi figli, ma queste erano domande che non avrebbero mai avuto nessuna risposta, anzi, la risposta era più che evidente ed era no!
Per ultimo fu coperto il volto, lei respirava a fatica e quando Havers coprì gli occhi, non riusci a trattenere una lacrima che cadde direttamente sopra la fasciatura bianca!
Con un'imprecazione torna velocemente all'armadio a prendere il sudario nero con cui avrebbero avvolto il corpo di Stefhan. Il colore nero all'esterno simboleggiava la mortalità e la corruttibilità della carne mentre il bianco all'interno indicava la purezza e l'incandescenza dell'anima nel Fado, la sua ormai dimora eterna!!
Tempo indietro aveva sentito dire che i rituali servivano per guarire psicologicamente, ma li, immobile a fissare il cadavere del vampiro, le sembrava tutto una sciocchezza, un' illusione in modo da consolarsi davanti ad un destino crudele!
Nient'altro che una fodera a coprire un cuscino macchiato di sangue!
Dopo qualche istante in silenzio, spinsero la lettiga fuori dalla stanza e la caricarono sopra ad una delle ambulanze identiche a quelle umane!*

Li porto a casa tutte e due dai genitori di Stefhan * mormora sommessamente chiudendo gli sportelloni dell'ambulanza e declinando contemporaneamente l'offerta di Havers su la possibilità che qualcuno l'accompagnasse, ma lei pensava che Alix non avrebbe gradito altri testimoni del suo dolore attorno e lei sentiva la necessità di rimanere per un pò da sola!!
Annuisce alle sue raccomandazioni sul stare attenta, sapeva che ogni mezzo era dotato di una pistola e mentre si siede sul sedile del guidatore controlla che sia presente, quando era arrivata li in clinica Catya le aveva insegnato a sparare ancor prima di essersi ambientata nel nuovo posto di lavoro, dunque in caso di pericolo sapeva come difendersi, almeno lo sperava!
Accendendo il motore, ingrana la marcia e parte nella lugubre notte portando con se un fardello di dolore verso una straziata famiglia!*