L'Appuntamento ( Ehlena - Rehvenge )

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* Ricontrolla per l'ennesima volta l'ora sull'orologio da polso. La giornata le era sembrata interminabile, anche se fortunatamente era riuscita in qualche modo a tenere la mente impegnata e non costantemente sul pensiero della sera che stava per arrivare e soprattutto su chi dovesse incontrare!
Al calare della sera, dopo un lungo bagno, si ritrova a infilarsi la divisa da infermiera nonostante non dovesse andare a lavorare, ma uno lo faceva per non destabilizzare suo padre e due le dava la sensazione che potesse aiutarla a rimanere a distanza! Ancora non si rendeva conto che quella sera aveva un appuntamento con Lui! Dopo aver ricontrollato il padre si smaterializza di fronte al Commodore e rimane senza fiato, cavolo e lei aveva rubato delle pillole per una persona che economicamente stava super bene!! Prendendo un respiro si materializza sopra la terrazza e rimane u istante senza fiato alla vista di ciò che vedeva all'interno, si stava domandando se a lui piacesse ciò che i suoi occhi vedevano, poi con sua sorpresa e gran imbarazzo capisce di aver sbagliato lato! Velocemente raggiunge la balconata giusta dicendosi che se pure Rehvenge avesse avuto gli stessi gusti sarebbe scappata a gambe levate, ma l'interno dell'appartamento la rassicura e la vista di lui uscire da un'altra stanza le fa sorgere un sorriso, ad un suo gesto le vetrate si aprono e ne fuoriesce un fragrante aroma.
Era ...Roast Beef?*

Come ho già detto, posso abbassare il riscaldamento, se vuoi..*Purtroppo non ha sensibilità, non avverte nessun calore, niente. Il nulla assoluto. *

No, non si preoccupi! * Poi per un'istante si acciglia per poi puntare lo sguardo su di lui * Come mai ha sempre freddo? Sono effetti collaterali della dopamina? * A essere sincera con se stessa non aveva mai sentito di vampiri con quella reazione al farmaco, ma purtroppo non tutti reagivano alla stessa maniera ogni individuo era una cosa a se! E anche l'equivalente del parkinson, nei vampiri, era una brutta malattia!*

*Annuisce. *In realtà spiega soprattutto il bastone. Non sento né le braccia né le gambe.. *Sposta il piatto e rimangono entrambi seduti in
silenzio. *

* Il silenzio li avvolge come un mantello quasi soffocante ma allo stesso tempo portava un senso di pace, di quiete! Al lume di candela lui appariva come sfocato, quella sua abituale aria piena di energia affievolita e un umore tetro*
Neppure lei è lo stesso di sempre * si ferma un'istante * Non che la conosca benissimo, ma mi sembra...* liscia in tovagliolo continuando a guardarlo in volto * Lei appare un pò come me. In un coma ambulante!*

*Si ritrova a ridacchiare. *Molto azzeccato.. *Sistema il tovagliolo. *Ti va di mangiare un boccon.. *Lei stava chiedendogli qualcos'altro e entrambi scoppiano a ridere. Si fermano di botto e, abbassando la voce chiede. *Senti, lascia che ti offra almeno il dolce. È il minimo che possa fare. E poi non devi prenderlo come un appuntamento. Le candele sono spente..

Dea era ancora più stupendo quando rideva il suo volto si rilassava e gli si illuminavano gli occhi, per un attimo le si ferma il respiro mentre le risate scemano e i loro sguardi si legano*
Vuole sapere la verità?
* Lui indovina ciò che veramente non ha fatto, cioè che nella realtà non aveva mangiato e che per un motivo che in quel momento gli sfuggiva, gli aveva mentito! Lei ride e gli occhi ametista di lui si fissano di nuovo nei suoi e l'aria tra loro cambiò, lei ebbe la netta sensazione che lui vedesse tante, troppe cose! Specialmente quando quella sua voce calda, roca e sensuale le chiede se poteva sfamarla! *

*Sorride rivelando due lunghe zanne bianche. *Proprio la risposta che speravo.. *Un ringhio basso e gutturale gli sale dal petto, ma si alza e va in cucina. *

* In quell'istante un pensiero fulmineo le passa per la mente, quasi vorrebbe nasconderlo pure a se stessa, ma in guardandolo si chiede come sarebbe stato sentire il sapore del suo sangue in bocca, sulla lingua mentre scendeva come velluto lungo la gola! Dea solo il ringhio sommesso di lui la fa tornare al presente, li nella stanza! Guardandolo sembrava come sapesse benissimo cosa lei stesse pensando, ma da lui non esce nient'altro! Lo vede allontanarsi e rientrare con un piatto che le porge davanti e il suo autocontrollo rischia di nuovo di naufragare, i suoi polmoni vengono riempiti da un profumo di spezie che non deriva da ciò che ha cucinato, ma da lui stesso! Cercando di darsi un minimo di contegno, prende un lieve respiro e dopo essersi messa il tovagliolo sulle ginocchia, prende la forchetta in mano e assaggia il roast beef*
Dea è Favoloso!!!

Grazie* Gli dice sedendosi. *Ho seguito la ricetta dei doggen di casa nostra. Accendi il forno a 120 gradi e infili dentro il roast beef, lo fai cuocere per mezz'ora, poi spegni tutto e lasci riposare. Non bisogna aprire il forno per controllare, il segreto è questo, bisogna fidarsi. E due ore dopo...Il paradiso. *Anche questo lo dicono in contemporanea. *E prima che gli faccia degli altri complimenti continua.. *In tutta sincerità, prima che pensi che sono un grande chef, è l'unica cosa che so cucinare.

* Non riesce a trattenersi dal ridere quando come se fossero in sintonia anche nell'esprimere un semplice pensiero, dalle loro labbra esce lo stesso aggettivo per descrivere ciò che le loro papille gustative stavano sentendo!*
Bè, almeno una cosa la sa fare alla perfezione, non tutte le persone sono in grado di dire la stessa cosa!! * Sorride mentre segue il suo sguardo andare verso le pillole, e alla sua domanda piega la testa di lato un attimo* Se le dicessi che no me ne vado, mi dirà perchè è così taciturno? Sa dovrebbe essere una strada a doppio senso, io le ho detto cosa mi pesava, adesso dovrebbe essere lei a dirmi qualcosa!