La chiamata che aspettavo (Rehv e Ehlena)

Promemoria primo messaggio :


*Sotto il getto bollente della doccia pensa e ripensa..Anche uscire è traumatico.Per la miseria.Odiava congelarsi i connotati.Cerca di allungare fino all'esasperazione quel momento, ma alla fine dopo una sequela di insulti mentali chiude il rubinetto e prende l'asciugamano.*Cristo..*Se lo annoda ai fianchi, mentre con la forza del pensiero alza a 'tropicale' la temperatura nell'appartamento. Tanto congelava comunque.*Dannata dopamina..*Si asciuga alla meglio e apre la porta del bagno e l'odore di vaniglia del bagnoschiuma si mescola a quello di cannella che aleggia nell'appartamento.Prende il telefono e guarda le chiamate senza risposta.Nessuna ma la casella vocale segnala due messaggi.Chiama la segreteria per ascoltare i messaggi e si infila sotto le coperte, tirandosele fino al collo.Il primo messaggio lo cancella.Sua madre lo aveva provato a chiamare.L'indomani sarebbe passato a casa per andare a trovarla..*Ok..uno.*L'altro inizia e sta per premere cancella quando la voce..Santissima Dea.La riconoscerebbe tra mille.Si blocca e chiude il telefono.Si mette un braccio sugli occhi con un ghigno a sollevargli gli angoli della bocca.*Ehlena..*Richiama il numero rimanendo supino.Squilla..*

* Bé, lei sa come essere affascinante * Sorride sentendoli le guance leggermente accaldate * L'appuntamento con era chissà che cosa, non lo conosco nemmeno, era solo per un caffè, tutto qua!* Spiega velocemente cercando di dissimulare il complimento che gli aveva fatto!*

Ma poi ha finito la serata al telefono con me...Che è decisamente meglio..*Ghigna al telefono.*

* Una lieve risata le fanno tremare le labbra* Bè, non saprò mai come potrebbe uscire con lui, è che ciò pensato un pò e credo che uscire per me non sia una buona idea in questo momento* si ferma un'istante * Con nessuno* aggiunge quasi bisbigliando!*

*Tutto il trionfo che gli stava gonfiando il petto si sgonfia di botto. Perfetto! Nessuno..Con nessuno. E io non mi chiamo nessuno. Colpito e affondato cazzo. *Mm..Ma ho il suo numero di telefono..

* Si sistema meglio sul letto e si porta una ciocca di capelli dietro all'orecchio, stando attenta a non far scivolare il cellulare dalla mano* Ah...si, è vero...* poi smette di parlare bruscamente sentendo un fruscio prodotto dal suo cambio di posizione.* Un momento, ma lei è....a letto?*

Si, ma prima che mi chieda altro è meglio che che lei non lo sappia..*risponde cambiando posizione nel letto.*

* La sua risposta invece che frenarla le accende la curiosità * E' meglio che non sappia che cosa? * domanda mentre intreccia le dita al lenzuolo!*

Quello che non ho addosso..*Risponde ghignando e a voce decisamente bassa*

* Ehm....* si interrompe esitando, sentiva le guance che lentamente si stavano imporporando facendole sentire caldo in viso. * Allora in futuro eviterò di fare domande. * Si passa una mano lungo una guancia cercando di rinfrescarla.*

Saggia decisione. Siamo solo io e le lenzuola... oops, l'ho detto
veramente? *Sentiva un rumore di sottofondo come se si stesse muovendo.. Un ghigno malizioso gli incurva gli angoli della bocca. *

* Soffoca una leggera risata * si, si lo ha fatto....* La voce scende di tono, diventa più roca come se in quel momento se lo stesse immaginando davanti nudo, non era nemmeno pentita di avere quelle fantasie su di lui!*

Ehlena...* Tace un attimo, le sue voglie di symphath funzionano da paracadute e attutire l'impatto. Sì, la vuole nuda com'è lui in quel momento. Ma ancora di più la voleva al telefono. *
Suo padre... è molto che è malato?

Cosa? Io...ehm..* si ferma un'istante a riflettere* si, si. E' schizofrenico. Ma da quando gli stiamo facendo prendere le medicine le cose sono migliorate e vanno molto meglio!
Anche se a volte risulta essere molto dura da gestire!! * Si ferma un altro istante a raccogliere un pò di coraggio. * Posso chiederle una cosa? * parla con cautela* A cosa le serve la dopamina? Sulla sua cartella non c'è scritta una diagnosi circostanziata!

Accidenti. Dev'essere proprio dura. Perché lui c'è ma in realtà non c'è.. *Sbatte un attimo le palpebre, sbirciando la sveglia sopra al comodino. Assomiglia al modo in cui viveva lui, il suo lato
symphath una costante realtà "altra" che lo perseguitava mentre lui tentava di
vivere, una notte dopo l'altra, come una persona normale. Che poi cos'è la normalità? L'avrebbe trovata mai? Mah.. *Probabilmente perché Havers mi ha in cura da sempre.. *Il suo lato symphath devia i pensieri a menti. Mentile e basta.Tutt'a un tratto nel suo
cervello si fa strada un'altra voce, una voce flebile e sconosciuta, ma
assolutamente irresistibile. Ignorandola,continua come
al suo solito. *Ho il morbo di Parkinson. O meglio, l'equivalente del Parkinson per i
vampiri, per così dire..

* Lo ascolta in silenzio e quello che sente le fa stringere il cuore* Oh...mi dispiace, è per questo che usa il bastone allora! * sospira* La dopamina allora le serve proprio e le fa assolutamente bene, non ha nessun tremore!!

Ho un pessimo senso dell'equilibrio *Ehlena gli risponde in modo dolce, eppure pacata. A quella voce, parte un dolore dal suo cervello fino al
centro del petto, per un istante getta la maschera e la verità viene fuori. *Non so cosa farei senza quel farmaco.

* In quel momento ringrazia la sua buona stella di essere al telefono, al riparo dal suo sguardo, da quegli occhi che avrebbero letto immediatamente il rammarico e il dispiacere nei suoi!! Sentiva dentro di se un velo di tristezza per il dolore che quel bellissimo uomo doveva sopportare!*
Le medicine che somministro a mio padre sono state miracolose, sa? E questo mi è stato di grandissimo aiuto, dato che siamo solo io e lui!
* Si appoggia al cuscino e liscia il lenzuolo di cotone!*

Allora sta portando un fardello enorme..*rimane in silenzio a ascoltarla, e immaginare cosa siano i fruscii che ogni tanto sente..*

Bè, gli voglio bene, questo è quello che ci si aspetta reciprocamente, affetto, assistenza e vicinanza tra genitori e figli! * sospira lievemente* se le parti fossero invertite lui farebbe lo stesso per me senza lamentele!! * Rimane in silenzio cercando di immaginare cosa possa fare o pensare lui in quell'istante, ma forse sarebbe stato meglio non far correre la propria mente e rimanere ancorata li al presente!*

Non sempre. E chiaro che la sua famiglia è fatta di brava gente. *Prima di
riuscire a fermarsi continua imperterrito. *Ma è questo il motivo per cui si sente sola, giusto?
Si sente in colpa se lo lascia anche solo per un'ora, ma se resta a casa non può
ignorare il fatto che la sua vita le sta passando accanto. E in trappola e urla,
ma non cambierebbe niente di niente.

* Rimane immobile con il telefono vicino all'orecchio, lo ascolta e il respiro le si ferma un attimo cercando di non pensare, di non ammettere che forse ciò che lui diceva era vero. Si riscuote*
Devo andare!

*Stringe le palpebre con forza, il dolore al petto si diffonde a macchia d'olio, in tutto il
corpo, come un incendio nell'erba secca. Accende una luce col pensiero, perché a stare al buio lo può associare alla sua stessa esistenza. *È solo che... io so cosa vuol dire, Ehlena. Non per i suoi stessi motivi... ma
capisco benissimo quel senso di separatezza. Sa, l'idea di guardare gli altri
vivere la loro vita... oh, cazzo, lasciamo perdere. Spero che dorma bene...

* Sospira * E' cosi che mi sento quasi tutto il tempo! * il tono di voce era calato e le parole erano uscite dalle sue labbra in modo dolce e rilassato!*

*La voce nel telefono ora è di una Ehlena dolce, adesso, e l'ansia che fino a poco prima gli attanagliava il petto si trasforma in felicità. E' lieto soprattutto che le sue parole non siano state fraintese, e ha saputo cogliere quello che in verità voleva dire. Anche se, a dirla tutta, è stato eloquente come un gatto randagio.
E.. squillo di trombe! Si sente anche in imbarazzo! Non è abituato a parlare così... o tanto meno a sentirsi così. *Senta, adesso la lascio riposare un po'. Sono contento che abbia
chiamato.

* il sorriso continua ad alleggiare sul suo volto, sembrava una bambina la viglia di Natale davanti all'albero imbandito, quel suo tono di voce, quelle parole la facevano sentire un pò meno sola di quello che era! * Sa...anche io!! * lo era davvero, una delle sue migliori decisioni che ha preso. Quando lui la chiama frena i suoi pensieri. * Si?