Vendetta è fatta (Xhex - Lash)

*Manipolare con facilità il cervello umano era molto soddisfaciente, soprattutto quando si voleva allontanare qualcuno che non doveva trovarsi nelle vicinanze durante una delle sue missioni. Aveva spento il cellulare ed era tornata a Pine Grove ad aspettare che quello stronzo di Grady si facesse vivo. Il detective era appostato nella sua auto e lei, con un semplice comando mentale, l'aveva fatto andare via. Un'altra delle sue abilità era la dissimulazione e la mimetizzazione. Con la schiena appoggiata all'albero e gli anfibi ben piantati a terra attendeva la sua vittima. Un ghigno assassino si forma sulle sue labbra mentre percepisce, prima ancora di vederlo, la griglia emotiva dello stronzo; le sue emozioni erano piene di senso di perdita, rimpianto e disperazione. Figlio di Puttana!
Lo vede raggiungere la lapide di Crissy e inginocchiarsi, mentre i singhiozzi gli scuotono il corpo, ma non basta, lo stronzo inizia a piangere come una donnicciola. Guarda la sua disperazione e gode nel sentirlo in quello stato, ma non era ancora niente in confronto a quello che avrebbe provato tra qualche istante. Si avvicina con la mano dietro la schiena, sfoderando il coltello di acciaio inossidabile -lungo quanto il proprio braccio- che teneva imbragato proprio sulla spina dorsale.*
Ciao Grady.
*L'umano si volta sobbalzando e cadendo sulla neve, nemmeno gli avesse infilato un candelotto di dinamite acceso nel culo e stesse tentando di spegnerlo con le chiappe nella neve. Con contentezza vede che con gli occhi cerca le sue mani...quindi sapeva il motivo di quell'incontro. Bene, molto bene. La consapevolezza è importante in questi casi, la consapevolezza lo fa arrancare nel terreno cercando di allontanarsi da lei. Con il sorriso da predatrice lo segue a circa un metro di distanza. Quell'odore di paura che emetteva la stava mandando su di giri. Emozione di puro terrore..che goduria! Tenta di voltarsi e di scappare. Bingo! Lo afferra per il polso e lascia che lo slancio che si era dato, con un semplice spostamento, lo fa finire con la faccia premuta a terra nella neve. Aveva piegato il braccio di Gradi come un ramoscello dietro la sua schiena e con una mossa fulminea gli pugnala il tricipite, lacerando il Parka e la pelle. Dio! Quanto le piace essere spietata in questo modo.
L'urlo echeggia nell'aria fredda del cimitero e tenta di coprirsi la ferita, come se gli servisse a qualcosa. Lo afferra per il piede e glielo torce; urla di nuovo e tenta di diminuire la pressione della sua stretta voltandosi, ma lei è più veloce e gli pianta il proprio ginocchio nei reni, mentre continua a torcere con le mani la sua caviglia, fino a sentire un bel crak! Subito pugnala l'altra coscia, recidendogli i tendini. Si solleva leggermente a guardarlo mentre ulula di dolore, completamente in sua balia. Lo afferra per la collottola del giubbotto e lo trascina sulla tomba di Chrissy ma continua a piangere ed a divincolarsi. Fulminea gli taglia i tendini dell'altro braccio così che non poteva usare le braccia per ripararsi e lo sbatte di schiena sulla pietra della tomba. Gli solleva il parka e gli slaccia la cintura dei pantaloni, mostrandogli il coltello.
Che buffi erano gli uomini! Appena avvicini qualcosa di tagliente, affilato e lungo, al loro cervello primario danno in escandescenza. *
Oh Sì...Grady. Quando me ne andrò sarai morto... ma prima, io e te, passeremo qualche altro momento insieme., ma non troppo perchè devo tornare al lavoro..ma son certa che sarà indimenticabile! *gli sorride tagliente mentre lui cerca di muoversi, si gode quel terrore e quella paura e lo blocca con un anfibio sul torace* Prima dimmi una cosa...Quanto ci hai messo per ucciderla, Bobby? Quanto?
*sapeva che non le avrebbe risposto perché era completamente in preda al panico: si dimena e sbatte convulsamente le palpebre. Il sangue macchiava la neve candida e parte della lapide.*
Quanto? brutto figlio di puttana! Quanto ha sofferto? *gli abbassa l'elastico dei boxer e gli afferra l'uccello con forza, pochi istanti dopo affonda la lama e glielo amputa. Un urlo acuto e gracchiante riecheggia tra le tombe. Dio! quanto strillava quello stronzo! Era forse il caso di fargli chiudere quella boccaccia agonizzante. *

*Era appena tornato dall'incontro con quella serpe viscida. Per quanto disprezzasse il suo modo di fare e quel fremito che sentiva in sua presenza, non poteva fare a meno di quell'alleanza, soprattutto per quello che si apprestava a fare, elimiare tutti gli spacciatori della città. Per ultimo avrebbe lasciato il Reverendo, quel bastardo e la sua puttanella lesbica che fungeva da buttafuori. Non aveva dimenticato l'affronto di essere allontanato dallo Zero, ma voleva gustarsi la loro fine lentamente. Tuttavia per arrivare al suoi scopo e eliminare i problemi della Società, doveva dare qualcosa in cambio, e così aveva finito per accettare il piccolo lavoretto che gli aveva offerto il Re dei divoratori di peccati. L'incontro come sempre lo aveva sfiancato e si stava già gustando un pasto con i fiocchi nella sua mente. Ovviamente come ultimamente gli capitava il tutto era sfuggito come una nuvola di fumo. L'appartamento dove aveva lasciato Mr D e i due lesser a sorvegliare quella feccia umana di Grady era vuoto. Questa era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Cercando per le stanze aveva trovato un giornale vicino al cartone della pizza. Alla fine quel bastardo buono annulla aveva avuto la sua cena... Mentre lui, no. La cosa lo fece andare su tutte le furie. Mentre impreca la sua attenzione viene attirata da un articolo. Era il necrologio di una femmina umana, seppellita pochi giorni prima a Pine Grove. Grady aveva cerchiato l'annuncio. Figlio di puttana ecco la sua storia, ecco perchè voleva sparire da quella dannata città. E quegli idioti dei suoi uomini lo avevano lasciato scappare. Senza pensarci due volte si smaterializza dritto dritto al cimitero. Al suo arrivo vede parcheggiata un'auto. Al suo interno vi è un umano dall'aria di essere uno sbirro, guarda dritto davanti a se, come se stesse puntando qualcosa. Seguendo il suo sguardo in lontananza vede abbandonata l'auto di Grady. Quello stronzo si era fatto beccare. Fortunatamente ormai aveva spillato a quel parassita qualsiasi informazione gli servisse, e se la polizia di Caldie gli era alle calcagna meglio abbandonarlo prima che la cosa potesse far saltare i suoi piani.*

*sistema Grady come ben gli si addice. Ed è soddisfatta della scena che ha davanti agli occhi. Non si alza, non ancora. Volta la testa e guarda la statua della donna in tunica che aveva fissato più volte durante il funerale. Sembrava la stesse guardando anzichè guardare il cielo. Strizza gli occhi e la riguarda. Forse era così su di giri per quello che aveva appena fatto che la mente le gioca strani scherzi, perchè la cosa era oltremodo impossibile...
Resta accovacciata a fissare Grady agonizzante. Vendetta era fatta*

*Ad un tratto la civetta della polizia si allontana, e lui è finalmente libero di avvicinarsi. Smaterializzandosi all'interno del cimitero vero e proprio sente un urlo che viene però subito azzittito, e scorge in lontananza una figura in piedi davanti ad una lapide, e ai suoi piedi un fagotto steso a pancia in su. Peccato aver perso tempo dietro quell'insulso sbirro, gli sarebbe piaciuto godersi lo spettacolo. Grady era in una pozza di sangue con i pantaloni calati e vari tagli sul corpo. Le articolazioni di gambe e braccia erano in una posizione innaturale e lo stronzo riusciva a muoversi a stento. Un sorriso perfido gli nasce sulle labbra come se si stesse nutrendo della sofferenza dell'umano.

Quando la figura in piedi si volta verso Grady la riconosce, quella puttana lesbica dello Zero... L'avrebbe riconosciuta ovunque. E lo stesso era per lei. Non si era voltata per finire il suo delizioso lavoretto, no, come un'assassina professionista aveva scorto il pericolo che lui rappresenta e si era messa in posizione di attacco con il pugnale pronta ad agire ancora sanguinante. Doveva ammettere che quel volto concentrato e il corpo pronto a scattare in avanti erano sexy da morire, soprattutto quando fece quella faccia accigliata per averlo riconosciuto. Per tutta risposta gli sorride malignamente*

Sorpresa!

*dice allargando le braccia*

*Inarca un sopracciglio appena lo riconosce. Possibile che non poteva starsene in santa pace a finire di guardare morire uno stronzo? *
Credevo fossi morto e che fossi un vampiro. *scrolla le spalle* Dalla puzza che emani a quanto pare mi ero sbagliata. *Gli sorride tagliente*

*Il sorriso sul volto gli si allarga mentre fa scorrere lo sguardo su tutta la figura di quella femmina* Beh non sono l'unico ad avere un segreto a quanto pare, divoratrice di peccati. Stai benissimo vestita tutta di cuoio. *si passa la lingua sulle labbra immaginando volontariamente lei inginocchiata davanti a lui con il suo uccello in bocca. Le teneva la testa ferma mentre se la lavorava con il bacino avanti e indietro, e lei poteva vedere facilmente il risultato di quella fantasia in un'erezione con i fiocchi*

Tu staresti bene ingessato, invece. *alza gli occhi al cielo* Pornografia gratuita da video amatoriale e poi non mi piacciono i ragazzetti alla Justin Timberlake, tantomeno le pornostar alla Ron Jeremy. *sorride di nuovo* Un'altra cosa già che ci siamo. *assottiglia leggermente lo sguardo* Quello che sono non sono cazzi tuoi. Adesso, se hai finito con i tuoi giochetti da ragazzino alle prime seghe...levati dalle palle, mi stai interrompendo.

*il ghigno gli distorce i lineamenti del volto. Ah più faceva così più si immaginava di scoparsela.* Sesso in prospettiva mia cara... *sospira abbassando lo sguardo e guardando l'ammasso di carne che era Grady.* Ah no, no, no non ci siamo. Vedi quello mi appartiene, è mio, ora mi sei in debito. * L'umano stava emettendo una serie di gorgoglii, forse gli ultimi suoni che avrebbe emesso prima di tirare le cuoia e solo in quel momento nota cosa stava impegnando la bocca di quel pezzo di merda. Solleva lo sguardo, gli occhi brillano di una nuova luce lussuriosa e perfida, viscida* Quello che sei non sarà certo affar mio... Ma cribbio... Potrei perdere la testa per una come te.

Se è una pugnalata che ti devo...molto volentieri. Sai, Lash, dovresti migliorare i tuoi standard. Quello *indica Grady* è "era" un gran pezzzo di merda.
*Cazzo, l'umano stava facendo i suoi ultimi respiri e lei non poteva goderseli perchè Mr. segaiolo possessivo la stava interrompendo. fa scorrere la lama d'acciaio del coltello sul bordo della lapide, marchiandola con un segno di vendetta.*
*ritorna a guarrdare Lash* Hai le palle, ragazzino, considerando quanto ho fatto all'umano... o sei folle o delle tue palle non ti interessa. Curiosa di sapere quale delle due..

Beh, ora farà la fine che merita, dopo tutto la merda è un ottimo fertilizzante, dovrebbe esserne contento, di sicuro sarà più utile in questa circostanza.... *sposta di nuovo lo sguardo dal corpo quasi privo di vita di Grady a Xhex* Ah femmina, scoprirai che io sono molto diverso dagli altri, mi piacciono cose diverse...

Diverso perchè hai l'uccello più piccolo? Sono delusa. Adesso, se vuoi scusarmi, me ne devo andare *alza il coltello in cenno di saluto e si smaterializza.

*Rimane a fissare il punto in cui prima c'era Xhex, finché Grady gorgoglia debolmente.*

L'hai vista? *dice rivolgendosi a Grady* Che femmina. Ho proprio intenzione di farmela a dovere.
*Detto ciò osserva Grady esalare l'ultimo respiro dal buco che aveva in gola perché non aveva altra scelta, visto che la bocca era impegnata a farsi un pompino. Con le mani sui fianchi, resta fermo a guardare il corpo che si raffredda a poco a poco.

Xhex... doveva fare in modo che le loro strade si incrociassero di nuovo. Sperava anche che informasse la confraternita così che i fratelli si sarebbero chiesti come diavolo aveva fatto l?omega a trasformare un vampiro in un lesser, ma quella era solo una piccola parte della storia. Il meglio doveva ancora venire.

Allontanandosi senza fretta nella notte gelida, si risistema il pacco nei calzoni e decide che deve farsi una scopata. Era proprio in vena, e avrebbe pensato sicuramente a lei. Leccandosi le labbra si smaterializza per tornare in città*