Scambio di sguardi (Xhex e John)

* Si sentiva euforica, ebbra di potere. Al proprio limite, a dirla tutta. Rientrata allo Zero, aveva un'altra questione in sospeso, ma non poteva fare granchè fino a che il locale si fosse svuotato, così si trovava al solito posto a scrutare la clientala. I suoi cazzo di cilici a quanto pare non funzionavano come al solito. Inspira ed espira mentre si volta a scutare la zona Vip ed eccolo lì. Lo sapeva! Dannatissimo John Matthew. Cazzo! Quegli occhi blu sembravano brillare di luce propria e la stavano fissando con un'intensità e una concentrazione maniacale. Inclina di pochi millimetri la testa e fissa i suoi occhi grigi in quel blu incredibile. Lo scruta con attenzione e altrettanta concentrazione. Porca puttana... altro che ragazzino cresciuto! Non aveva proprio niente del ragazzino o dello sbarbatello che ricordava. Maschio, adulto e consenziente. Maschio immenso e con splendidi occhi. Maschio con il classico sguardo che indica brama di sesso. Sesso spinto. Cazzo! Altro che cucciolo e ragazzino e...Dea! Aveva la virilità di un animale! Cazzo!
Mentre lo guarda, quasi senza volerlo, si insinua nella sua mente per conoscere i suoi pensieri e... Merda!
Era nudo, steso sul letto, sfatto, con una mano chiusa sul suo uccello gigantesco e si masturbava pensando a lei. L'aveva già fatto... un'infinità di volte. Esce dalla sua testa e fa un sorrisino malizioso, come a voler fargli sapere che sapeva ciò che lui faceva nel suo letto. male, adesso si sentiva accaldata. C'era forse qualche problema con l'aria condizionata o c'era più gente all'interno del locale?
Si insinua di nuovo nella sua mente* Hai pronunciato il mio nome mentre venivi?

... Sono certa che la prossima volta rimedierai... *Fa il suo sorrisino symphath mentre lo vede sistemarsi il pacco.
E' più forte di lei e non riesce a trattenersi. Serata strana.
Telepaticamente gli invia una scena, proprio come un film, ficcandogliela bene in testa: loro due in uno dei bagni privati del locale, lui seduto sul lavandino, piegato all'indietro, le labbra dischiuse e il petto che si alza e si abbassa; lei con un piede piantato sul piano di marmo nero mentre sale e scende sopra il suo pene marmoreo mentre si fissano negli occhi e il respiro affannoso. No, non ce l'aveva fatta a resistere all'immaginazione e all'eccitazione che si era abbattuta improvvisa, come una bufera nel cielo che, fino poco prima, era sgombro di nubi. John Matthew aveva un effetto devastante su di lei. Merda!
Quando vede le sue labbra schiudersi e un accenno di rossore sulle sue guance sa perfettamente che non è dovuto all'imbarazzo, ma all'eccitazione che gli rizza l'uccello.
Dio, quanto lo desidera!
Si riscuote non appena il rosso, l'amico di John, torna al tavolo con le birre e lo guarda, nota l'espressione arrapata e seria di John. Cazzo! Si raddrizza e liquida con una mano il buttafuori, uscendo velocemente dall'area Vip e travolgendo quasi una cameriera come un birillo.
Ufficio, ufficio, ufficio. Il suo ufficio era un porto sicuro, almeno per il momento. L'assassinio era come un treno lanciato a tutta velocità...difficile rallentarlo. I ricordi dell'uccisione di Montrag, il dolce ricordo di quando lui l'aveva guardata agonizzante e il momento stesso in cui gli aveva cavato gli occhi, solleticavano incessantemente il suo lato symphath. E john Matthew, adesso. Troppo potere, troppa euforia. Doveva bruciare quell'energia micidiale e tornare con i piedi per terra e c'erano solo due possibilità: fare sesso con John Matthew, gran bella scelta, oppure tirare fuori il lys e cavare gli occhi a qualche essere umano.. a caso, tra quelli che avrebbe incontrato sulla sua via, ma questo non avrebbe fatto bene agli affari. Merda!
Sbatte la porta dell'ufficio e viene avvolta dal silenzio...ma nemmeno quello basta. cammina avanti e indietro, come se fosse una tigre in gabbia, ma non riesce a calmarsi. Un boato nella testa e il cambiamento. Il suo campo visivo viene invaso da tutte le tonalità di rosso e la griglia emotiva di ogni dannatissimo essere vivente nel locale le invade il cervello. Muri e pavimento spariscono, sostituiti da vizi, collere, disperazioni, crudeltà, dolore e desideri lascivi; le emozioni che riceveva erano solide quanto lo stesso Zero Sum! Il suo lato symphath aveva appena decretato che si era rotto i coglioni di fare il bravo...e voleva solo scorticare vico il branco di dannatissime mucche umane strafatte e imbecilli.*

*Porca puttana... Quello che gli stava facendo vedere lo stava mandando su di giri. L'erezione era diventata così pressante e il desiderio così urgente che iniziava a sentire dolore ovunque. Doveva averla... Ma lei non era tipa da una seconda possibilità. Con Xhex non si poteva fare cilecca. Non appena però il suo campo visivo viene occupato dalla corporatura enorme di Blay le immagini spariscono. L'amico lo guarda con sguardo sorpreso mentre appoggia sul tavolo le tre corone, ma non riesce a cancellare quelle immagini. Merda, merda, merda. Quando Blay si siede nota che Xhex se ne è andata. Riporta lo sguardo al tavolo, concentrandosi sulle tre bottiglie, quando la voce di Blay lo riporta alla realtà* Amico... Quella ti stava mangiando con gli occhi... *Se solo l'amico avesse saputo quanto vicino c'era andato... Qhuinn a quel punto diede la sua stoccata finale* Cogli l'attimo amico non puoi farti scappare questovmomemnto o lo rimpiangerai a vita... E io sarò così scrupoloso da ricordartelo ogni notte... *Era troppo. Dopo aver bevuto d'un fiato mezza corona si alza e si incammina nel corridoio in direzione dell'ufficio di Xhex. O quanto meno dove lui pensava fosse. I passi erano pesanti e rieccheggiavano tutto intorno a lui. Improvvisamente si trovò davanti una porta chiusa, e a quel punto il coraggio iniziò a dileguarsi.* E se si sarebbe ammosciato davanti a Xhex sul più bello? Che figura ci avrebbe fatto? *sta per tornare indietro quando sente arrivare dalla stanza odore di sangue. Colto dal terrore che le fosse successo qualcosa, senza riflettere sulle sue azioni, spalanca la porta dell'ufficio e resta a bocca aperta dallo spettacolo che gli si presenta davanti*

*Alza la testa di scatto appena si spalanca la porta.*
Esci subito da qui!
*non aveva tempo per le spiegazioni, era troppo concentrata a stringersi i cilici sulle cosce e non aveva tempo per preoccuparsi di altro.*

*Resta fermo sulla porta incredulo, lo sguardo fisso sulle gambe insanguinate di Xhex avvolte nei cilici. Non riesce a muoversi. E quello che lo sconvolge maggiormente sono i suoi occhi... Rossi... come quelli dei symphath... Inizia a muovere le labbra senza emettere alcun suono. Lei gli sta urlando contro, dicendogli di andarsene. Sconvolto fa un passo indietro e poi un altro ancora fino a richiudere la porta alle sue spalle. Porca puttana, Xhex è una symphath. Chissà se Rehvenge era a conoscenza della cosa. E lui? Lui come avrebbe reagito a tutto ciò?*